È da quando ho saputo che sarei diventato cieco che ho cominciato ad amare la pittura. Forse amare non è una parola giusta, perché nelle mie condizioni è difficile provare un sentimento verso qualcosa fuori…
Se cercate un libro appena uscito, se pesate i libri a pagine o se credete che la trama sia tutto, lasciate perdere questo libro sottilissimo e dall’intreccio essenziale. Se invece ne state cercando uno dalla prosa così nitida da essere tersa, fermatevi e cominciate pure a sfogliare Nel museo di Reims.
Barnaba è un ex ufficiale di Marina, un pilota. Sta diventando cieco e vuole imprimere in sé le immagini, seppur sfocate, di capolavori dell’arte, e tra tutti uno in particolare: il Marat assassiné di David. Barnaba si aggira per le sale del museo di Reims cercando di superare quella barriera che rende difficile “provare un sentimento verso qualcosa fuori”, quella vista che si sta spegnendo e che ormai “sta diventando quasi una sensazione tattile”, fin quando trova una donna sconosciuta che lo accompagnerà quadro dopo quadro, nella scoperta e nell’abbandono a un vedere nuovo (forse). Continua a leggere