L’abbandonatrice è un romanzo in cui mi sono imbattuto per caso e che si è rivelato essere molto interessante. Si apre con la notizia della morte, per suicidio, proprio di Sofia, la donna, provata da una vita difficile, che ha scelto come espediente per sopravvivere quello di abbandonare tutto e tutti (come è stata abbandonata lei da piccola), forse per paura di soffrire, o di far soffrire gli altri, o per il desiderio di ricominciare sperando che la nuova vita possa essere migliore.
A ricevere il triste annuncio è Davide, l’io narrante, che ne è stato un amico molto intimo, ha subito l’abbandono e che non sente da anni.
Al suo funerale, a Londra, conosce il figlio di lei, il sedicenne Diamante che decide di seguirlo fino a Bologna.
A Bologna Davide, omosessuale, vive con il compagno Oscar, ormai prigioniero dell’eroina.
Ai tempi dell’Università, Oscar, Davide e Sofia si erano conosciuti e, proprio in quei tempi, era nato l’amore fra i due ragazzi e l’amicizia fra Davide e Sofia. Continua a leggere