IL VELO di Stefano Pasetto

Il velo è un oggetto di forte significato rituale e simbolico: entra, per esempio, nelle cerimonie nuziali e lo portano sul capo le religiose. Il velo copre ma lascia trasparire, nasconde e ripara. Si dice sollevare un velo, stendere un velo, alludendo a verità che vengono alle luce o si vogliono occultare.

Il velo evoca il mistero, l’occulto, ciò che non si può o non si vuole conoscere, ciò che deve restare nell’ombra senza però poter essere dimenticato. Ciò che è velato non scompare, resta lì in attesa di essere (s)velato o di piombare per sempre nell’oblio, sempre sul confine fra consapevolezza e ignoranza.

Stefano Pasetto, regista e sceneggiatore, ambienta il suo romanzo d’esordio fra l’Argentina e, in misura marginale, il Belgio nebbioso. Al centro della storia c’è un terribile segreto che unisce e al tempo stesso divide tre donne: una madre e le sue due figlie.

La figlia maggiore, Suor Silvana, insegna filosofia a Bruxelles in un istituto cattolico ed è lei la voce narrante. Nella scena d’apertura del romanzo la vediamo alle prese con i preparativi per un viaggio a Buenos Aires. L’ultima visita alla famiglia è avvenuta per i funerali del padre, sette anni prima.

Tornare a casa significa ritrovare la madre, la sorella Agustina, il cognato Ramon e la loro figlia, Sol, in procinto di diventare a sua volta madre, appena ventenne. È proprio per la nascita imminente che Silvana ha avuto dalle autorità religiose il permesso di tornare in patria, dove ben presto le vecchie dinamiche familiari la risucchiano destabilizzandola e risvegliando dubbi e conflitti. La madre delle due sorelle, Silvie, di origine belga, vive in Uruguay e non intende tornare in Argentina neppure per la nascita della pronipote. Qualcosa non va nel rapporto tra Agustina e sua madre e la mediazione che Silvana tenta incontra ostacoli da entrambe le parti.

Ero tornata da poche ore e già urtavo contro lo spigolo vivo della sorellanza. Sapevamo entrambe che da questa battaglia si sarebbe uscite con la testa dell’altra o senza la propria.

Anche un sacerdote cieco, padre Mariano, molto vicino alla famiglia Peretto, fa parte della congiura del silenzio, contro la quale si batte inesausta Agustina, la minore delle due sorelle. È lei che non si rassegna a lasciare che i misteri restino sepolti; si batte perché si chiarisca se il padre fosse o meno coinvolto negli orrori della feroce dittatura militare.

A Suor Silvana, che chiede al suo padre spirituale argentino un conforto nella difficile situazione familiare in cui si dibatte, schiacciata fra la madre e la sorella, padre Mariano dice che «…il silenzio è un velo che protegge dagli straripamenti della parola. Rispettiamolo dunque. La verità non urla e non si abbatte sui sopravvissuti a esigere tributi. Ciò che deve emergere e ciò che deve essere dimenticato è la pura volontà del Signore.»

La ricostruzione storica ci accompagna in un percorso spaventoso e ci racconta il genocidio dei dissidenti in Argentina dopo il colpo di Stato del 24 marzo 1976. È in questa cornice che si inserisce la storia della famiglia Peretto: i genitori Alfonso e Silvie, le due figlie.

I governi democratici che seguirono alla dittatura militare, a partire dal 1983, approntarono due leggi di impunità: la legge di “Obbedienza dovuta” e quella del “Punto finale”. Leggi che avrebbero permesso ai responsabili del genocidio di passeggiare liberamente per le strade ancora per quasi vent’anni.

La ricerca della verità è complicata, dolorosa e alla fine darà esiti anche sorprendenti. I misfatti del passato pesano ancora sulle vite di chi ha coperto le colpe altrui con il silenzio e di chi è stato ingannato, di chi ha messo un velo su persone e fatti e di chi, con molta fatica, è riuscito a sollevarlo.

Nessuno e niente può restare uguale a ciò che era prima che il velo fosse squarciato. A tutti si richiede un atto di coraggio e la forza di ripartire da lì, dalla conquistata consapevolezza di sé, delle proprie origini, della propria storia e di quella della famiglia in cui si è cresciuti.

 

 

IL VELO
Stefano Pasetto
Chi Più Ne Art Edizioni
pp. 190
euro 16

2 thoughts on “IL VELO di Stefano Pasetto

  1. Rosalia, grazie. La tua colorata recensione ci fa pungere vaghezza di… alzare il velo sul libro e scrutare il labirinto che s’intuisce vi sia dentro…

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