LA MACCHIA UMANA di Philip Roth

LaMacchiaUmana_RothTutti sanno che stai sfruttando una donna maltrattata e analfabeta che ha la metà dei tuoi anni.

Arriva così, perentoria come una sentenza, una lettera anonima a Coleman Silk, professore universitario di lettere classiche ormai in pensione. E da questo episodio prende spunto il titolo del primo capitolo del romanzo denso che è La macchia umana: Tutti sanno.
Durante gli ultimi anni del suo insegnamento, Coleman era stato allontanato dal college per un’infondata accusa di razzismo, dovuta al fraintendimento di un termine da lui utilizzato in un’accezione non discriminatoria nei confronti di due studenti di colore. E ora, a settantun anni, rimasto vedovo, sta vivendo una relazione con una trentaquattrenne che fa le pulizie nel college dove lui, fino a poco tempo prima, ha insegnato. Una vicenda troppo scontata perfino per farne del gossip soddisfacente, per i tutti che tutto sanno:

A settantun anni, ecco Faunia; nel 1998, ecco il viagra.

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PASSAGGIO IN SARDEGNA di Massimo Onofri

PassaggioInSardegna

Se ci si imbatte in Passaggio in Sardegna di Massimo Onofri è probabile che al termine della lettura si decida di fare le valigie e partire.

Se siete stati degli alunni disattenti è possibile che alle prime pagine possiate storcere il naso. Onofri è un docente universitario e di questo non fa certo mistero nel suo libro. Si ha a tratti l’impressione che l’autore faccia fatica a prendere congedo dalla sua cattedra, perché alcune pagine sono delle vere e proprie lezioni di storia e letteratura. Se avrete, però, la pazienza di proseguire potrete riscoprirvi allievi diligenti e curiosi e iniziare un viaggio piacevole e interessante. Continua a leggere

QUALCOSA DI VERO di Barbara Fiorio

qualcosadiveroIl romanzo di Barbara Fiorio: pieno, spumoso, fiabesco.
Non so cosa mi abbia davvero attratto di questo romanzo, forse le primissime parole – “Non è facile centrare una serratura con una chiave” – forse le parole che seguono poco più giù – “il qualcosa su cui inciampò alla fine delle scale (…) sembrava una piccola camicia da notte con una bambina dentro”-. Comunque sia, l’ho preso, senza conoscere nulla della sua scrittrice, e in una notte l’ho semplicemente finito.
Gli ingredienti sono selezionati e pur se apparentemente troppo “quotidiani”, di qualità: una “novenne” sensibile e intelligente, Rebecca, di quelle che ancora credono alle fiabe; una pubblicitaria quarantenne, Giulia, single e di successo, che con i bambini non ha niente da spartire se non le possibili percentuali di vendita di un prodotto sul mercato. Intorno, l’ufficio, la scuola, l’appartamento di Giulia, la camera di Rebecca dove le storie, quelle stesse storie che tutti abbiamo vissuto e amato, prendono una vita diversa, nuova, più autentica, forse, smaliziata e dura, forse. E poi c’è il pianerottolo, microcrocevia di un microuniverso, quello del palazzo, dove tutto comincia, accade ed evolve in altre possibili strade da percorrere. Continua a leggere

IL MATRIMONIO DI MIO FRATELLO di Enrico Brizzi

cover_-Il-matrimonioAvevo abbandonato Enrico Brizzi col suo Jack Frusciante molto tempo fa e sono tornato a leggerlo dopo la bellezza di vent’anni. Premetto che Jack Frusciante mi era piaciuto parecchio con il suo modo molto originale (per allora) di piegare la lingua narrativa al parlato degli adolescenti dei primi anni novanta. Nel frattempo l’autore ha percorso sentieri letterari diversi, legati soprattutto alla sua passione per il camminare e per la musica.
È tornato al romanzo “classico” con Il matrimonio di mio fratello, edito da Mondadori nel novembre del 2015. Si tratta di un’epopea familiare, i Lombardi, ambientata a Bologna che ripercorre la vita di due fratelli fino a ritrovarli quarantenni nel mondo di oggi. I protagonisti sono Teo, un trentanovenne cresciuto nell’ombra, desideroso di una vita godereccia e incardinata nelle certezze di un lavoro sicuro nell’azienda, la Vortex, in cui suo padre è un dirigente e Max, di tre anni più vecchio, uomo di ideali  e dal carattere ribelle, che ha deciso di vivere la sua vita sfidando le montagne. Continua a leggere

SE QUESTO È UN UOMO di Primo Levi

SeQuestoeUnUomo_Cavaglion“Se questo è un uomo -un libro che reincontreremo al Giudizio Universale- offre un’immagine quasi lievemente attenuata dell’infamia, perché il testimone Levi racconta scrupolosamente ciò che ha visto di persona e, anziché calcare le tinte sullo sterminio come pure sarebbe stato logico e comprensibile, vi allude pudicamente, quasi per rispetto a chi è stato annientato dallo sterminio dal quale egli, in extremis, si è salvato”. Così il 12 aprile 1987, all’indomani della morte di Primo Levi, Claudio Magris sul Corriere della Sera ricorda lo scrittore piemontese. Oggi, le parole di Magris mi sembrano ancora le più adatte e le più belle per ricordare l’uomo e lo scrittore Primo Levi. 

Se questo è un uomo è stato tradotto in tutto il mondo, ed è considerato un classico -non solo- della letteratura testimoniale, un libro per certi versi strano, che Levi stesso rispondendo a Philip Roth dice di aver scritto: “per tentare di spiegare agli altri, e a me stesso gli eventi in cui mi ero trovato coinvolto, ma senza particolari intenti letterari. Il mio modello (o se preferisci il mio stile) è stato quello del ‘rapportino settimanale’ che si usa fare in fabbrica: dev’essere preciso, conciso, e scritto in una lingua comprensibile a chiunque nella gerarchia aziendale”, quindi aperto a chiunque. Continua a leggere

TI METTONO IN UNA SCATOLA di Carlo Sperduti

ti-metto-in-una-scatola-carlo-sperduti-intermezziHo tentato di evitarlo per settimane, ma hai fatto pressioni, hai minacciato una separazione, hai tirato fuori sospetti… sono stato costretto ad accettare che entrassi in casa mia, ed ecco il risultato…

Cosa fareste voi, se dopo aver assistito alla lettura di un brano di un libro a una presentazione, e dopo esservi divertiti e aver molto riso e aver comprato il libro poi… non ci fosse traccia di quello che l’autore ha letto alla presentazione? Beh, io ci sono rimasto male e non ho capito. Ma adesso sì che ho capito, sono passati tre anni ma ho capito: questo è Carlo Sperduti.

Dopo cena sei voluta venire in camera mia e io ti ho detto che forse non era il caso, ma tu hai insistito ancora… e io di nuovo ti ho accontentata. Ho dovuto spiegarti un po’ di cose e non si può certo dire che non te le abbia spiegate per bene. Cosa ti ho detto appena entrati, eh? Appena hai varcato la soglia di questa stanza, cosa ti ho detto, te lo ricordi? Ti ho detto: Anna, ascoltami, cerca di fare attenzione

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I MIEI GENITORI NON HANNO FIGLI di Marco Marsullo

I-miei-genitori-non-hanno-figli-marco-marsulloI miei genitori non hanno figli è un romanzo che all’inizio lascia perplessi. Non si capisce dove voglia andare a parare, se così si può dire. Eppure, contemporaneamente, crea una curiosità di proseguirne la lettura che poi non delude.
A parlare è un diciottenne, figlio di genitori divorziati da cinque anni, ma, nei ricordi dell’io narrante, estranei da molto più tempo. I genitori appartengono a quella generazione fedele a un unico progetto nella vita, anche qualora tale progetto si rivelasse fallace o quanto meno fallibile:

una scelta e una soltanto, promessa indissolubile con se stessi, per la quale si sono fatti debiti, economici e morali, con il futuro.

Sprecato il solo colpo in canna, non ce n’è un altro: l’esistenza diventa soltanto un disperato tentativo di rattoppare, raddrizzare, correggere. Mai una seconda, autentica possibilità da darsi. Continua a leggere

L’INVENZIONE DELLA MADRE di Marco Peano

L'invenzione della madre

L’invenzione della madre è un libro che si legge con trasporto. È una storia che riguarda e ha riguardato molti di noi, che qui assume i connotati specifici e soggettivi del commiato dalla madre, ma in cui non manca una dimensione più universale che tocca i temi della sofferenza e della separazione.

Mattia, appassionato di cinema, è un ventiseienne che fa fatica a “smarcarsi dalla condizione di figlio”: vive ancora con i genitori, ha lasciato l’università, ha una ragazza con la quale fa fatica ad immaginare un futuro.

È in questa incapacità d’inventarsi un’altra vita che lo coglie la malattia della madre. Continua a leggere

LEGGENDO TURGENEV di William Trevor

leggendo-turgenev-william-trevor-guanda Anche io, come molti lettori, ho le mie piccole manie. Sulla prima pagina di ogni libro che ho letto, oltre al mio nome, campeggiano la data di inizio e fine lettura e le pagine in cui compaiono i passaggi che più ho amato di quel libro, debitamente sottolineati.

E’ molto difficile trovare un libro senza queste mie note di lettura. Quasi sempre, infatti, in ogni libro trovo un passaggio, una descrizione o un ragionamento che mi hanno colpito e che voglio ricordare.

In Leggendo Turgenev lo spazio dedicato a questa mia mania è vuoto. Me ne sono accorta solo a fine lettura e ho pensato che non era un buon segno. Continua a leggere

GLI ANNI AL CONTRARIO di Nadia Terranova

Gli anngli_anni_al_contrario_nadia_terranova_einaudii al contrario è una storia d’amore e di formazione nella provincia italiana, che si dipana tra fine anni Settanta e fine Ottanta. L’azione si svolge a Messina, dove Aurora e Giovanni si incontrano nel 1977. Sono due ragazzi che provengono da ambienti diversissimi, Aurora è la figlia del direttore del carcere, “il fascistissimo” Silini; Giovanni, figlio di un padre comunista. Le famiglie sono diverse, loro sono diversi: lei brava nello studio, lui cerca di fare il ribelle senza mai riuscirci davvero.

Aurora e Giovanni proveranno a crescere insieme, ognuno col proprio carico di frustrazione per una vita che non va come dovrebbe, una vita che resiste e respinge i tentativi di affermazione per evasione di Giovanni, e quelli di Aurora che vuole diventare se stessa oltre quel bagno dove fin da bambina era costretta a rifugiarsi per realizzare quei pochi momenti di felicità che riusciva a strappare alla casa paterna e a quella vita. Continua a leggere

TUTTI MI DANNO DEL BASTARDO di Nick Hornby

nick-hornby-tutti-mi-danno-del-bastardo-guandaIl protagonista è Charlie, uno come tanti, che però ha la sfortuna di aver sposato Elaine, una giornalista che tiene una rubrica domenicale, e che appena il matrimonio deflagra e arriva al divorzio,  comincia a scrivere articoli sull’ex, dove rivela al mondo i peggiori difetti e i momenti più imbarazzanti di Charlie, che così per tutti diventerà il vero e solo: BASTARDO!

Nick Hornby, con una scrittura fatta di cose semplici e tanto humor, è riuscito a trovare un suo tono, una sua voce tutta riconoscibile e fortemente caratterizzata che ha trovato massima espressione in romanzi amatissimi come: Febbre a 90°, Alta fedeltà, Un ragazzo, (in rigoroso ordine di apparizione). Continua a leggere

L’AMORE CATTIVO di Francesca Mazzuccato

amore-cattivo-francesca-mazzucatoL’amore cattivo è un romanzo che fa male, che fa arrabbiare, ma soprattutto riflettere. Francesca Mazzuccato ha deciso di raccontarci una storia, che è finzione ma potrebbe essere reale.

Nora è una ragazza di 39 anni. Bella, colta e con un lavoro che le piace, la appaga e che le dà riconoscimenti e soddisfazioni. Vive a Milano, dove è scappata dalla famiglia e da un’infanzia poco serena, scappata dall’amore cattivo della madre, che l’ha sempre svilita e trattata come una nullità facendola crescere fragile e insicura di se stessa, dall’indifferenza del padre e dalla insensibilità della sorella.

L’amore cattivo morde il corpo e lo sventra. Avvilisce l’anima. La rimpicciolisce e la devasta. L’amore cattivo incenerisce ogni cosa. È piromane, assassino, criminale. Difficile però che resti lontano, escluso, in prigione. La cenere aumenta man mano. In maniera infida. Giorno dopo giorno.

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LA TETRALOGIA di Elena Ferrante

tetralogiaFerranteLa tetralogia di Elena Ferrante: Necessaria. Porosa. Organica.

Cominci a leggerla per curiosità, ne hai sentito parlare molto e ora vuoi farti un’idea tua. E l’idea te la fai subito, senza andare troppo per il sottile: questo libro va letto, ti prende fin dalle prime righe: “Stamattina mi ha telefonato Rino, ho creduto che volesse ancora soldi e mi sono preparata a negarglieli. Invece il motivo della telefonata era un altro: sua madre non si trovava più”. Poghe righe asciutte come è asciutta tutta la scrittura di Elena Ferrante, scarna e carica allo stesso tempo. Un mix esplosivo, per chi legge e cerca qualcosa di più di una bella storia – come se ne trovanno tante, oggi, in libreria – tra le pagine di un libro.

Ma qui i libri sono quattro, quattro volumi densi di emozioni perfettamente calibrate nell’espressione ma che riescono a prenderti la pancia, ad attorcigliartela, anche, un pochino per la storia – le storie – che raccontano, e per come scandagliano impietosi le due protagoniste e tutto l’universo che ruota loro attorno. Continua a leggere

VENEZIA È LAGUNA di Roberto Ferrucci

VeneziaLagunaCome se dei tir attraversassero piazza Duomo a Milano, o dei carri armati percorressero Ponte Vecchio a Firenze, come se degli aerei atterrassero sugli Champs Élysées a Parigi o dei treni tagliassero in due piazza Navona a Roma.

Con queste similitudini viene definito, nell’opera di Roberto Ferrucci, il passaggio delle navi da crociera nella laguna di Venezia. Una laguna che, sottolinea l’autore, “non è mare”, e nella sua peculiarità andrebbe rispettata.
Il passaggio dei “mostri composti da tonnellate di acciaio” sullo sfondo di una delle città più belle del mondo diventa narrativa: a parlare infatti, prima che un giornalista che fa un’inchiesta, è un abitante che guarda a questo fenomeno con gli occhi lucidi e preoccupati di chi sente la propria casa in pericolo, trovando un alleato in un vecchio pescatore che, al passaggio di ogni mostro, dalla riva della laguna, deve riavvolgere in fretta il suo filo da pesca per proteggere la propria attrezzatura (o forse, come piace pensare all’autore, per “una timida forma di silenziosa protesta”).

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BUGIARDI E INNAMORATI di Richard Yates

38 yates bugiardi.inddBugiardi e innamorati è una raccolta di racconti che uscì per la prima volta a New York nel 1981 con il titolo Liars in love: stories, e che è stata proposta in Italia solo nel 2011 da Minimum fax, nella traduzione di Andreina Lombardi Bom.
I sette racconti che compongono la raccolta, ci presentano personaggi con vite e caratteristiche diverse; due ragazzini figli di madri divorziate, uno scrittore disilluso, una prostituta londinese, un soldato in licenza, la moglie di un professore, un impiegato con aspirazioni letterarie.
Vite diverse, ma che sotto la penna di Yates seguono tutte la stessa identica parabola di decadenza.
Yeats, infatti, li coglie in quel momento delle loro vite dove i personaggi credono, o si illudono, di poter rimettere in sesto le proprie esistenze. Esistenze che già dalla prime righe di ogni racconto ci appaiono compromesse, incrinate da legami finiti, o in procinto di esserlo. Madri divorziate, padri soli, figli testimoni di uno sfacelo percepito come inevitabile. Ma i personaggi di Yates, negando l’imminente catastrofe, con la convinzione di meritarsi un destino diverso e per questo migliore, si affannano comunque per raggiungerlo, fallendo.
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