Al suo tavolo, Pablo Simó disegna il profilo di un edificio che non esisterà mai. Come se fosse condannato a fare lo stesso sogno ogni notte, da anni rifà quel bozzetto: un palazzo di undici piani rivolto a nord.
Se leggendo le prime pagine di questo libro vi trovaste persi non ci sarebbe da stupirsi, questo libro è così: nato per farvi perdere. Si presenta come un libro giallo, eppure fin dall’inizio noi sappiamo già chi è l’assassino, quindi è necessario abbandonare i sogni di detective e la voglia di avventure rocambolesche e è necessario soffermarsi su ciò che nella vita quasi sempre ci tormenta: il perchè.
Perchè un uomo qualunque, per la precisione un’architetto, si trasforma in assassino? Perché una crepa a volte conta più di una frana? Perché certe volte ci accontentiamo della nostra infelicità?
[…] Pablo Simó aveva sentito che lui e Nelson Jara erano due individui di un particolare specie alla quale non appartenevano tutti gli altri, due che provenivano dallo stesso posto e andavano dalla stessa parte.
L’assurdità e quindi la bellezza di questo libro, sta nel trasformare la storia di una crepa in una storia di vita, dove il protagonista, Pablò Simò si specchia nell’opacità della sua vita grazie ad uno dei personaggi più irritanti che la storia letteraria del giallo abbia mai creato: Nelson Jara. Irritante, petulante, solo eppur felice, questo è lo specchio nel quale Pablo è costretto a guardarsi, a riconoscersi e infine a frantumare. E poi, immancabilmente, arrivano le donne: la moglie, piccolo borghese, in lotta con una figlia adolescente della quale perde a poco a poco il controllo e l’amore; Marta, la collega di lavoro, sexy ma irraggiungibile della quale rimangono solo fantasie e lacrime; e infine l’ultima, la più importante, quella che mette in moto tutta la storia, con un solo, piccolo gesto: una domanda.
Un libro che ti frana addosso, ironico, spregiudicato, dove niente è come sembra e ogni personaggio è solo una piccola crepa in una storia che non ha rivali.
LA CREPA
Claudia Piñeiro
Trad. Pino Cacucci
Feltrinelli (UE)
208 pp.
8 euro
A me è piaciuto molto perché Buenos Aires è una città che ho nel cuore
Letto tempo fa; mi è piaciuto. Lo consiglio