Guardandosi alle spalle, lanciò un’occhiata in direzione dello stabile che fino a un attimo prima aveva considerato la sua ultima dimora, dopodiché decise che sarebbe morto da qualche altra parte.
Così Allan Karlsson, il giorno del suo centesimo compleanno, scappa dall’ospizio dove vive defilandosi dalla festa che avevano organizzato in suo onore, dopo aver scavalcato la finestra della sua camera da letto. Ai piedi ciabatte marroni ricoperte di urina.
Arrivato alla stazione, un giovane gli affida la sua valigia ordinandogli di controllarla finché lui è ai servizi. Allan, vista l’arroganza del ragazzo, decide di appropriarsi del bagaglio e salire sul primo autobus, diretto ovunque si possa arrivare con un biglietto da cinquanta corone.
Da qui ha inizio una serie di situazioni rocambolesche, dal momento che il ragazzo che Allan ha derubato appartiene a un’organizzazione criminale; Allan si troverà così inseguito sia dal proprietario della valigia sia dalla polizia, a sua volta perseguitata dalla stampa, che con la storia del centenario in fuga riempie le prime pagine di tutti i giornali.
I capitoli alternano la narrazione dei fatti presenti a flashback che raccontano la vita passata del protagonista, in modo che, oltre alla storia attuale, mano a mano che si procede con la lettura abbiamo un quadro sempre più chiaro della vita del protagonista prima di finire in quell’ospizio. Continua a leggere