«Edmond, scappa. Corri.» è con queste parole che Edmond, ragazzo di diciassette anni, scappa per un soffio alla deportazione ed entra in una banda di partigiani.
Siamo in Ucraina: è l’ultimo anno del secondo conflitto mondiale.
Il gruppo è capeggiato dal carismatico comandante Kamil: «non è una persona religiosa nel senso comune del termine, ma tutto il suo essere esprime stupore: a volte davanti a una pianta o a un fiore, a volte davanti a una parola.» e sarà per Edmond una figura centrale.
Da quando mi sono unito ai combattenti sono cambiato radicalmente. Solo un anno fa ero seduto sui banchi di scuola, un giovanotto di media statura, occhialuto, assai bravo negli studi.
Sotto il comandando di Kamil e del vicecomandante Felix – un uomo di poche parole, ma di grande umanità – il gruppo si nasconde dall’esercito tedesco nella foresta ucraina con l’obiettivo di raggiungere una vetta, luogo geografico e spirituale. Continua a leggere