Io non ho prova della mia esistenza
se non per questo
dolore continuo dell’orecchio,
una lettera d’amico,
il gusto denso della birra
contro le gengive.
Fuori del sigillo
della paura ininterrotta
non ho altro indizio
della mia continuità. Continua a leggere
Poesie
BIAGIO MARIN (29 giugno 1891 – 24 dicembre 1985)
Per le stràe
solesàe
bon odor xe de viole.
El gno cuor
’na canson
canta sensa parole.
La morte la me dise
che la xe un’ilusion;
ma un svolo de silise
rasenta un barcon.
Mámola, boca bianca,
ma rii, ma rii, ma canta,
ch’el cuor el se spalanca
in ’sto ragio de sol.
Per le strade / soleggiate / c’è buon odore di viole. // Il mio cuore / canta / una canzone senza parole. // La morte mi dice / che è un’illusione; / ma uno svolo di rondini / rasenta un balcone. // Fanciulla, bocca bianca, / ma ridi, ma ridi, ma canta, / ché il cuore si spalanca / in questo raggio di sole.
Continua a leggereNELLY SACHS (10 dicembre 1891–12 maggio 1970)
[All’albeggiare]
All’albeggiare,
quando un uccello prova il suo risveglio –
comincia l’ora dello struggimento,
per la polvere che morte ha abbandonato.
Ora delle nascite,
che partorisci con doglie, in cui si forma
la prima costola di un altro uomo.
Amato, lo struggimento della tua polvere
trapassa in un turbine il mio cuore.