Fra le pareti bianche della mensa quel giorno diventai un’assaggiatrice di Hitler. Era l’autunno del ’43, avevo ventisei anni, cinquanta ore di viaggio, settecento chilometri addosso. Da Berlino ero venuta nella Prussia orientale, il luogo dove era nato Gregor, e Gregor non c’era. Per sfuggire alla guerra mi ero trasferita a Gross-Partsch.
Ogni giorno, da quel giorno, la vita di Rosa Sauer, l’assaggiatrice di Rosella Postorino, vincitrice del Premio Campiello, poteva finire con un solo assaggio.
La vicenda di Rosa, intrecciata a quella di altre nove donne, si ispira alla storia di Margot Wölk: l’ultima assaggiatrice di Hitler. È da questo evento reale che si snoda un tratto della Storia poco conosciuto.