Il salto di Sarah Manguso, edito da NN Editore, è un profondo memoriale e una lunga riflessione dedicata all’amico Harris e, soprattutto, alla morte.
Sto lavorando a un libro su un uomo che si butta sotto un treno. Non ho nessun interesse a scrivere una storia vera sull’impalcatura artificiale di una trama, ma qual è la storia vera? Il mio amico è morto. Questa non è una storia.
In poche pagine cariche di parole, lacrime e dolore l’autrice tenta di ricostruire le ore vissute da Harris prima del Grande Salto, quando decide di buttarsi sotto un treno della metro il 23 luglio 2008. Solo dopo tre anni Sarah decide di iniziare a porsi delle domande e di non ascoltare più la paura di trovare delle risposte e nel farlo non crea una ricostruzione cronologica dei fatti, ma ci presenta un continuo e disordinato flusso di pensieri.
Mi ero tanto sforzata di dimenticare la morte di Harris che ormai i ricordi sono vaghi, erosi dal tempo, ricoperti dalla polvere di tutto quello che è accaduto poi. Ma ora voglio ricordarla, e impedire che mi tormenti.