IL PECCATO di Josephine Hart

Cosa sarebbe successo se fossi nata per prima? Lei sarebbe stata… come me? Cosa sarebbe successo se Set, il terzo figlio dopo Caino e Abele, fosse stato il primogenito? Cosa sarebbe successo se il Signore fosse stato contento del dono di Caino? Caino avrebbe mai risvegliato il mostro che dormiva dentro di lui? Scelsi la veste da indossare. Non avevo, capite?, grandi piani. Perché non ero ambiziosa. Non avevo bisogno degli applausi del pubblico. Ero spirituale per natura. Una creatura spirituale e maligna. Credo che ce ne siamo molte, in giro.

Difficile spiegare perché leggere Il peccato di Josephine Hart, anzi, a dirla tutta, sarebbe molto più facile spiegare perché non si dovrebbe leggerlo. Primo motivo fra tutti è che questo è il libro dell’odio, della rabbia, del rancore e della vendetta; mai mi ero mai avvicinata ad un libro infestato di tutte queste emozioni negative eppure, ad oggi, non ho nessun rimpianto. E questo grazie a come l’autrice, attraverso la sua scrittura, permette al lettore di scivolare su parole amare e scene brutali con la tranquillità, l’indifferenza e perché no, con l’ironia che solo la totale assenza di sentimento può provocare. Continua a leggere

L’ANNO DEL PENSIERO MAGICO di Joan Didion

Il cambiamento si insinua, senza far rumore, nel claustrofobico spazio tra il prima ed il dopo. Tra i due, tuttavia, è solo il secondo a catturare la nostra attenzione. Joan Didion ne è la prova.

La vita cambia in fretta. La vita cambia in un istante. Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita. Il problema dell’autocommiserazione.

Una sera, al ritorno dalla visita in ospedale alla figlia Quintana, Joan è pronta a sedersi a tavola con il marito John, consumare una cena riscaldata e poi, chissà, magari scrivere. Magari leggere. Magari parlare del fatto che la loro figlia sia stesa in un letto d’ospedale. Non dovrebbe essere il contrario?

Tuttavia, John ha finito il tempo. Scade poco prima della cena, nel bel mezzo del salotto. Arresto cardiaco. Era significante il prima? Come hanno sempre tenuto a ripeterci, ogni istante della vita dovrebbe essere importante. Eppure nel dolore, conta solo il dopo. Il prima è un’aggravante. Continua a leggere

LA MACCHIA UMANA di Philip Roth

LaMacchiaUmana_RothTutti sanno che stai sfruttando una donna maltrattata e analfabeta che ha la metà dei tuoi anni.

Arriva così, perentoria come una sentenza, una lettera anonima a Coleman Silk, professore universitario di lettere classiche ormai in pensione. E da questo episodio prende spunto il titolo del primo capitolo del romanzo denso che è La macchia umana: Tutti sanno.
Durante gli ultimi anni del suo insegnamento, Coleman era stato allontanato dal college per un’infondata accusa di razzismo, dovuta al fraintendimento di un termine da lui utilizzato in un’accezione non discriminatoria nei confronti di due studenti di colore. E ora, a settantun anni, rimasto vedovo, sta vivendo una relazione con una trentaquattrenne che fa le pulizie nel college dove lui, fino a poco tempo prima, ha insegnato. Una vicenda troppo scontata perfino per farne del gossip soddisfacente, per i tutti che tutto sanno:

A settantun anni, ecco Faunia; nel 1998, ecco il viagra.

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