State cercando un libro da leggere sotto l’ombrellone o nella pace di una vetta alpina? Perfetto, eccolo qui: Vita e opinioni di un gatto del filosofo francese Hippolyte Taine, un libro piccolo piccolo ma dall’anima doppia che riesce a essere doppiamente delizioso e adatto a essere letto ovunque e da chiunque.
Seppur breve, Vita e opinioni filosofiche di un gatto si presenta come vero e proprio racconto di formazione e compendio della filosofia materialista e relativista di Hippolyte Taine, che mischia ironia e realismo, leggerezza e cinismo per raccontare una favola morale, un racconto filosofico che traccia un doppio ritratto, quello del gatto e della natura, e quello dell’uomo: egoista, orgoglioso e superstizioso.
Il racconto inizia con una dolcezza che però già lascia presagire altro:
Sono nato in una botte in fondo a un fienile: la luce cadeva sulle mie palpebre chiuse, così, i primi otto giorni, mi sembrò tutto rosa.
L’ottavo fu ancora meglio; guardai e vidi una grande pioggia di luce sull’ombra nera, danzavano la polvere e gli insetti. Il fieno era caldo e odoroso; i ragni dormivano appesi alle ragnatele; i moscerini ronzavano; tutti avevano un’aria felice.
A parlare è il protagonista, un gatto che dopo un esordio zuccheroso dove tutto è bello e tutti sembrano essere felici, esce dal fienile e comincia la sua scoperta del mondo attraverso gli insegnamenti di un’oca. Il cortile è “una repubblica di alleati; il più attivo, l’uomo, era stato scelto come capo”. Ma una mattina la cuoca prende l’oca e le taglia la testa. Il nostro gatto è sgomento, ma non esita ad assaggiare il sangue dell’amica oca: “era davvero buono, e andai in cucina a vedere se ne avrei avuto ancora”. A questo punto sarà lo zio filosofo “molto esperto e anziano” a guidarlo e a istruirlo.
In un mondo dove la convenienza e la forza sembrano dominare, la felicità consiste nel sonnecchiare e nell’avere la pancia piena, perché:
Chi mangia è felice. Chi digerisce lo è di più. Chi sonnecchia digerendo è ancora più felice. Tutto il resto è solo vanità e impazienza. Il mortale fortunato è quello che, acciambellato al caldo con la pancia piena, sente lo stomaco che lavora e la pelle che si distende. […] sicuramente, se il mondo è un grande Dio beato, come dicono i nostri saggi, la Terra dev’essere un ventre immenso occupato dall’eternità a dirigere le creature e a scaldare al sole la sua pelle rotonda.
Dopo aver molto riflettuto, queste sono le conclusioni del gatto a cui interessa solo la musica dei miagolii, “un’arte celestiale, sicuramente è un privilegio della nostra razza”, l’antipatia per l’odiato cane “che da sempre è stato considerato un mostro”, e la sua teoria sul mondo: “La natura assomiglia dovunque a se stessa, e offre nelle piccole cose l’immagine delle grandi. Da dove escono tutti gli animali? Da un uovo. Dunque la Terra è un immenso uovo rotto”.
Il racconto è bello, ma altrettanto bella è l’introduzione, (corredata da una buona bibliografia), di Giuseppe Scaraffia, che ci racconta di un uomo solitario, schivo, uno “sbiadito professorino occhialuto” tutt’altro che brillante, dalla vasta cultura, che “Nelle cene, in compagnia di persone come Flaubert, Sainte-Beuve e Gavarni, brillava più per profondità che per vivacità”. Un uomo che amava insegnare ma che non riesce a fare carriera, uno scrittore che fa fatica a scrivere e se ne lamenta con gli amici. Scaraffia traccia un profilo di Taine che riesce ad essere accurato e godibile, avvicinando il lettore all’autore, raccontando l’uomo prima e l’intellettuale poi, anzi, Scaraffia riesce a intrecciare così bene i due aspetti che diventano indistinguibili e indissolubili, regalandoci un ritratto che diventa un vero racconto.
Arrivato a un simile grado di saggezza, non ho più niente da chiedere alla natura, agli uomini, a nessuno, tranne forse qualche piccola scorpacciata al girarrosto. L’unica cosa che posso fare è addormentarmi sulla mia saggezza, perché la mia perfezione è sublime e nessun gatto pensante è penetrato prima e quanto me nel fondo segreto delle cose.
VITA E OPINIONI FILOSOFICHE DI UN GATTO
Hippolyte Thaine
a cura di Giuseppe Scaraffia
Nottetempo (i sassi)
pp. 40
Euro 3